My name is
La Rock
Nome? Caterina. Cognome? Roccato. Età? Com’era quella cosa che certe domande ad una signorina non si fanno?
La Rock ha sempre avuto una passione per i colori: al verde, ventenne, matricola universitaria, inizia a lavorare per la Carrozzeria F.lli Milan di Rovigo, per mantenersi gli studi.
Dopo un paio di anni di sana vecchia gavetta, viene contattata da un Colorificio del bolognese grazie al quale inizia ad rapportarsi non solo con i clienti, ma anche con assicurazioni, uffici di liquidazione, società di noleggio a breve e lungo termine e tante altre attività che mai nessuno sognerebbe di associare alla parola “colore”.
In brevissimo tempo, modestia permettendo, garantisce la certificazione ad una trentina di carrozzerie – li senti i violini? 😉 – tra territorio emiliano e altre regioni del Nord Italia.
Si laurea con una tesi su ”L’Activity Based Costing”, che per chi parla come mangia significa: mettere a confronto analisi economiche e produttive. La tesi le permette di vincere il premio “Miglior tesi Mercato Automotive 2009” e la borsa di studio “Matteo Giuriato” assegnata da Quintegia – altri assoli di violino! – Ma La Rock non si è limitata alla teoria, si è messa in gioco per davvero, analizzando più di 100 carrozzerie di tutto il territorio nazionale, diventando un punto di riferimento di questo “colorato” mondo.
Oggi è Responsabile del Reparto Tecnico del Colorificio che l’ha resa grande, all’interno del quale organizza numerosi corsi per sensibilizzare gli utenti sia verso gli aspetti economici ma anche a quelli riparativi di una carrozzeria. Un carattere ribelle e alternativo che le permette di vedere le cose da un punto di vista diverso, creando soluzioni sempre nuove ed efficaci.
My name is
Berni
Se cresci in un paesino sperduto nell’Appennino Modenese magari ti piacerà fare lunghe passeggiate o andare a funghi. Se invece da bambino giochi con montagne di macchinine e da grande vuoi avere un museo solo tuo di auto storiche e da corsa completamente restaurate da te, bhe, la storia è un po’ diversa. È la storia di Berni, al secolo Mario Bernabei.
Inizia a lavorare da giovanissimo nella celebre Carrozzeria Anceschi, facendosi da subito notare per doti e attitudini diverse dal comune. Negli anni sviluppa una vera passione per le vernici e ben presto viene contattato da un Colorificio del bolognese che gli permetterà di diventare tecnico del colore, collaborando con numerosi fornitori e case madri.
Presente quando ti piace talmente tanto il tuo lavoro da voler farlo piacere anche agli altri? Ecco, negli anni Berni ha messo a disposizione tutta la sua esperienza, per iniziare a formare altri professionisti del settore.
Ben presto anche la raddrizzatura non ha più segreti per lui, al punto da spingerlo ad inventare un sistema che permette di lavorare le auto danneggiate dall’esterno, senza bisogno di smontaggio delle stesse, velocizzando ancor di più i tempi necessari ad una riparazione e riducendone anche gli spazi di intervento – provare per credere! Puoi chiamarlo anche Il Re delle Plastiche, dato che ha anche studiato metodi per recuperarle, senza intaccarne la qualità.
Un carattere burbero, anzi, per niente facile! Sicuro delle proprie esperienze e del proprio modo di lavorare. Ma sicuramente in grado di portare produttività a tutte quelle realtà che hanno voglia di cambiamento.
